Incontro nazionale delle Presidenze diocesane di Azione Cattolica
Castel Gandolfo (RM), Centro Mariapoli, 24-27 agosto 2023
Si è concluso domenica 27 agosto 2023 presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (RM) l’incontro nazionale delle Presidenze diocesane dell’Azione Cattolica Italiana.
Un evento straordinario che ha visti impegnati per quattro giorni i rappresentanti delle presidenze diocesane dell’A.C., gli assistenti e in particolare i vescovi che hanno condiviso con i partecipanti gli incontri dei gruppi sinodali.
La diocesi di Mazara del Vallo è stata rappresentata dalla sua Presidente Enza LUPPINO, dal Vice Presidente settore Adulti Alberto ALAGNA, dal Vice Presidente settore Giovani Michele COLICCHIA e dai Consiglieri Salvatore GIANQUINTO e Anna RIGGIO.
Siamo ancora capaci di sognare? E di farlo insieme? Diciamo NO alla “logica del Colosseo”. “È come se ci trovassimo sempre in una sorta di Colosseo virtuale, dove le visioni anche più cruente e disumane hanno il paradossale effetto di renderci spettatori passivi, di fatto esonerati da un reale coinvolgimento nella fatica vera e concreta di capire le cose”: è la denuncia, la prima, che fa il presidente AC Giuseppe Notarstefano introducendo i lavori dell’Incontro nazionale delle presidenze diocesane di Ac.
Un’estate eccezionale. Per tante cose. Per il clima impazzito, i ghiacciai che si sciolgono e le tempeste che demoliscono terra e ambiente. Per la guerra che continua, inesorabilmente. Per le discussioni (solo discussioni…) sul salario minimo, il fisco da cambiare, le pensioni forse, macché. Un’estate eccezionale anche per il popolo di AC, che, in una giornata caldissima di fine agosto, è apparso a Castel Gandolfo in pompa magna – eh sì, perché 700 persone e oltre, famiglie intere, giovani, sono tanti, soprattutto a fine agosto, in tutti i sensi –, con il loro carico di sano entusiasmo. Il popolo di AC è un popolo innamorato. Rumoroso, ma vivo. Noi ci siamo.
«Mi baci». Così si apre il Cantico dei Cantici. A introdurre il desiderio di Dio è Lidia Maggi, teologa e pastora della Chiesa evangelica battista Entrano in scena i corpi, le carezze, i profumi, il suono del nome, e con i corpi la domanda tra le domande: cosa ci appassiona? Tutta la Scrittura è una grammatica che ci educa a discernere i desideri. La passione serve a sollevarci dalle cose che ci tengono prigionieri ogni giorno, la politica, a volte l’organizzazione della Chiesa: cosa ci appassiona, allora? Cosa muove il nostro desiderio?
AC, scuola di sinodalità per tutta la chiesa. “Vi ringrazio per la vostra azione di amore verso la Chiesa e il nostro paese. L’amore non è solo espressione di un pensiero, di una volontà. Amare è testimonianza, capacità profetica di essere dentro la quotidianità della vita dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, abbracciando e condividendo le loro ansie e le loro preoccupazioni: per il lavoro, per la salute, per il futuro dei figli. Voi ben sapete che un vero abbraccio di amore è un abbraccio che sa comprendere il mondo”: così mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e Segretario generale della Cei nell’omelia per la Celebrazione eucaristica all’Incontro nazionale delle presidenze diocesane di Azione cattolica.
Un cantiere per il paese. Sognare il servizio della comunità locale. Un cantiere per il Paese. E un cantiere per la Chiesa. E ovviamente un cantiere per le nostre relazioni, abituate alla fluidità di un tempo “incasinato” come quello che stiamo vivendo. Un tempo dell’accelerazione e della rete globale, un tempo veloce che combatte la sua buona battaglia con il tempo e lo spazio delle relazioni, del sentimento, della preghiera. Paolo Bovio, managing editor di Will Media, appassionato di trasformazioni urbane e autore del Podcast “Città”, è molto chiaro: dobbiamo assumere una consapevolezza. La città è il primo cantiere della speranza che sperimentiamo. Noi viviamo per la prima volta una storia dove la popolazione urbana è numericamente maggiore della popolazione rurale. Dal 2008 la popolazione urbana ha superato quella rurale. E sarà sempre così. Le città occupano il 3 per cento della superficie terrestre ma producono l’80 per cento dell’economia mondiale. Ci sono città che crescono e altre no. Creative o innovative, e altre no. Ci sono almeno due città: città che vivono e città che perdono. Ricostituire le reti di relazioni è la sfida che ci appartiene. Lo spazio della città è uno spazio di libertà.
Nessuno si salva da solo. Attraversare. Visioni. Processi. Sete. Germogli. La città che sale. Sei parole in cerca di cielo e di terra, di relazioni e Assoluto, preghiera e politica, sorriso e fraternità. Sei parole che ci aiutano a una lettura della realtà senza per questo nascondere fragilità, percorsi di crisi, transizioni e domande sul futuro. Perché nessuno si salva da solo. Ci prova, con un linguaggio colto e allo stesso tempo popolare, Giuseppe Notarstefano nel suo Verso Noi. Prendersi cura della vita di tutti. Un titolo che evoca percorsi di cura associativi – Notarstefano è dal maggio del 2021 presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana –, ma, anche, allo stesso tempo, una riflessione laica – insegna alla Lumsa di Palermo Statistica economica, e tanta passione per il “sociale” e i modelli di sviluppo integrale –, destinata a un pubblico più vasto, sul futuro di questo nostro Pianeta che vorremmo desiderarlo più abitabile.
Ascoltare è già sinodalità sul campo. Sì, è vero. C’è la presenza, oggi sabato 26 agosto, del presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi – che non ha mancato, con il suo solito stile molto “romano” ed empatico, di salutare personalmente i diversi gruppi di studio assiepati in ogni angolo di questa grande struttura che porta il nome di Mariapoli; il giorno prima anche il segretario generale della Cei, mons. Baturi, ha presieduto la celebrazione eucaristica –, però è anche vero che i vescovi presenti si sono messi a disposizione di un popolo che ha voglia di raccontarsi, parlare, perfino toccarsi con il vicino di sedia. E sorridere un po’. Perché la traversata nella terra di nessuno non è semplice, e il tema caro a papa Francesco della sinodalità va davvero spezzato tra i presenti come si spezza il pane che dà vita.
Sogniamo una chiesa diversa. Sogniamo una Chiesa diversa, che sia capace di dialogare con tutti, che sappia prendersi cura delle persone, vicina, prossima, che sappia mettere al centro della sua esperienza il valore della comunità.
Questa Chiesa è già presente in tante esperienze. Lo abbiamo visto nelle realtà parrocchiali e diocesane. Nei luoghi del nostro cammino. Vogliamo vivere questo tempo come un tempo di discernimento: e vivere nella celebrazione della bellezza il valore di essere comunità.
Contro le mafie. Il Vangelo è strumento di giustizia. Sono molto grato all’AC, dice don sono emigrato dal veneto a Torino, la mia famiglia era molto povera. Credo che mi abbia salvato la parrocchia, e credo che mi abbia salvato nell’adolescenza essere in AC – cosi don Luigi Ciotti, presidente di Libera – Associazione contro le mafie, intervenendo all’Incontro delle presidenze diocesane di Azione cattolica. Credo che mi abbia insegnato molto nell’adolescenza, mi ha dato il desiderio di lasciarmi mangiare dai poveri. Ho imparato grazie a dei punti di riferimento che ho trovato in quegli anni in quella parrocchia, nell’associazione dove sono cresciuto, e oggi nel sacerdozio, che non siamo noi che salviamo e convertiamo, è Dio che fissa gli appuntamenti con la gente. A Dio chiedo di aiutarci a fissare questi appuntamenti. Io credo che Dio ci chieda questo. È per questo che con il Gruppo Abele noi siamo al servizio della gente. Qui sono nati molti Noi, tra cui Libera.
Lasciamoci guidare dalla creatività dello Spirito Santo. La liturgia della Parola ci mette di fronte ad uno snodo centrale della vicenda evangelica. Gesù, usando uno strumento che oggi va molto di moda, il sondaggio d’opinione, pone i suoi discepoli davanti alla questione della sua identità per giungere poi ad interpellarli direttamente: “Voi chi dite che io sia?”. Gli autori sinottici inseriscono tale vicenda al centro della narrazione evangelica perché da questo momento in poi il cammino si fa deciso verso Gerusalemme e la manifestazione della sua identità come Messia viene a coincidere con l’annuncio dell’evento pasquale che si compirà nella Città Santa, come narrato nei versetti che seguono (vv.21-23). Identità e missione sono pertanto inseparabili se vogliamo comprendere chi è veramente il Figlio dell’uomo. Ciò che Gesù dice di essere si manifesta attraverso ciò che fa e le opere da Lui compiute rivelano la sua identità. Dall’omelia di mons. Claudio Giuliodori assistente generale dell’A.C.
Essere NOI nella gioia di essere chiesa. È il presidente nazionale dell’AC, Giuseppe Notarstefano, a tracciare un primo bilancio dell’Incontro nazionale delle presidenze diocesane dell’associazione. Quattro intense giornate di confronto aperto, in pieno stile sinodale, com’è del resto nelle corde dell’Azione cattolica sino dalla sua nascita, più di un secolo e mezzo fa. La Chiesa che sogniamo il titolo. Un cantiere sinodale per un’estate eccezionale, il sottotitolo. E in effetti caldo ed eccezionalmente bello è stato l’abbraccio tra i tanti vescovi d’Italia presenti e i laici di AC, donne e uomini di ogni età, possiamo dirlo, giunti da tutto il Paese al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo. Segno tangibile di una sintonia piena, operosa e franca, tra i nostri pastori e il popolo di AC. Come hanno avuto modo di ribadire il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, e il segretario generale, mons. Giuseppe Baturi.
Quattro giorni di intensi lavori che hanno arricchito il bagaglio associativo della nostra diocesi in una “Chiesa che Sogniamo”. Una chiesa nuova, aperta al nuovo umanesimo, che abbracci i problemi dei più deboli, che accolga i fratelli più sfortunati, che affronti le sfide del nostro tempo e che ci sia spazio per tutti, una chiesa e un’AC che metta in primo piano la pace dei popoli perché anche noi pensiamo che con la guerra tutto è perduto e con la pace tutto è possibile.
Per gli interventi integrali visitate il sito dell’AC al seguente indirizzo web: Azione Cattolica Italiana – Azione Cattolica Italiana
Mazara del Vallo, lì 29 agosto 2023
L’addetto stampa AC Diocesana
Alberto ALAGNA