“Amore, perdono, accoglienza, bontà, fede, misericordia, carità e amicizia”, queste sono state le parole che più hanno “cucito” nei loro cuori i ragazzi dell’Azione Cattolica della Diocesi di Mazara del Vallo durante la loro partecipazione alla Festa della Pace 2022.
La festa “Ricuciamo la pace”, celebrata lo scorso 30 gennaio 2022 in modalità on-line, ha visto collegati, sui canali social della diocesi, tutte le realtà associative parrocchiali, dai ragazzi ai giovani, dagli adulti agli educatori, dalle famiglie agli assistenti.
<< Il mese della pace è un’esperienza del nostro cammino associativo che ci aiuta a prendere coscienza del grande valore della convivenza tra le persone, gruppi, associazioni, città, popoli e nazioni. Il percorso di quest’anno ci ha permesso di riflettere su come ognuno di noi può diventare artigiani di pace, e cioè come possiamo ricucire gli strappi, rimodellare e riparare ciò che è stato rotto. Partire dai ragazzi ed aiutarli a riflettere come si può essere operatori di pace prima di tutto a partire da loro stessi, poi nella relazione con gli altri e per l’ambiente in cui ognuno si trova a vivere. La pace diventa quell’atteggiamento che ci pone nella condizione di ascolto per costruire insieme, facendo ciascuno la propria parte. L’Ascolto è quell’atteggiamento che mi permette di accogliere l’altro con disponibilità ed umiltà. Spesso noi non riusciamo ad ascoltare veramente o ascoltiamo ciò che vorremmo sentirci dire restando fermi nelle nostre convinzioni. Non permettiamo all’altro di esprimersi pienamente, non lo accogliamo e lo allontaniamo ponendoci al di sopra di qualunque altro perché possediamo la verità. L’ascolto vero è quello che passa dal cuore che mi permette di amare chiunque incontro nel percorso della mia vita, perché lo riconosco come fratello e insieme possiamo ricucire i legami. La lettera ai Corinzi che oggi abbiamo ascoltato nella celebrazione eucaristica pone la carità superiore a qualsiasi sapere e conoscenza; la carità è quell’amore che c’è stato donato e che noi riusciamo a donare agli altri. Solo in questo modo saremo dei testimoni credibili nei confronti dei ragazzi e degli adulti solo in questo modo saremo artigiani di pace e sapremo ricucire le relazioni che abbiamo interrotto, impreziosendole di una vita nuova e più bella.>> ha dichiarato la presidente diocesana Enza LUPPINO nel suo intervento di saluto.
<<Ancora una volta questo tempo pieno di incertezze, paure, insicurezze non ci ha fermati – dice Giacoma FAZIO Responsabile A.C.R. diocesana – …..anzi ci ha spinti con vigore entusiasmo e gioia a dare voce alla parola Pace, tanto proclamata e tanto desiderata. Ecco perché come Azione cattolica Diocesana abbiamo ardentemente voluto e organizzato questo momento di festa della Pace on line per promuovere, incarnare ricordare e pregare, che essere costruttori di pace, oggi più che mai alla luce degli effetti pandemici è diventata un’esigenza sociale e culturale, per demolire quei muri di indifferenza che generano ogni giorno povertà, miseria, abbandono, e nel contempo, ci inoltra a contemplare per scorgere il bello, il buono e il bene, laddove esso si manifesta. “Ricuciamo la pace”, vuole aiutare ciascuno di noi a sperimentare la bellezza della sartoria, un autentico laboratorio artigianale, in cui si creano e realizzano con maestria i vestiti dell’amore, della tolleranza, dell’altruismo, dell’umiltà, della generosità, un luogo dunque in cui l’arte del cucito, diventa uno spazio armonico nel quale ogni ragazzo potrà creare, modellare, misurare e tessere con l’aiuto del sarto perfetto Gesù, e con i fili colorati e resistenti della gioia I VERI LEGAMI DI PACE; solo cosi utilizzando, tutti gli strumenti sartoriali possiamo davvero ricucire tutti gli strappi relazionali, riparare i buchi dell’incomprensione, che avvengono nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, associazioni. Non dimenticando che ogni giorno nella vita quotidiana, dobbiamo indossare con pazienza, generosità e cura un abito di pace di stoffa preziosa, bianco, nuovo e pulito ricco di bottoni d’amicizia, fiocchetti d’armonia, inserti di perdono, gemme preziose che ci fanno scoprire con stupore e meraviglia il vero volto di Gesù che si manifesta nel fratello>>.
Collegato dal palazzo vescovile il nostro Vescovo S.E. Mons Domenico MOGAVERO che ha condotto il momento di preghiera insieme agli assistenti Don Nicola Patti e Don Marco Laudicino. Nel suo saluto il nostro vescovo ha detto:<<Siamo dispersi ma uniti nella riflessione e nella preghiera. Vogliamo strappare dal cuore di Dio quella pace di cui tutti parlano e desiderano ma che non tutti si adoperano secondo le proprie possibilità per raggiungerla. Quindi tenendoci in comunione alziamo lo sguardo e pensiamo di avere con noi tutti i ragazzi non solo dell’A.C. ma di tutto il mondo, cristiani e non cristiani, quelli che stanno bene e quelli che stanno male, sia questo un momento di comunione, accogliamoli nel cuore e questa è già una bella esperienza di pace.>>
<<Le parole espresse dai ragazzi durante la festa – dice Antonietta VIVONA Vice Responsabile diocesana – dovranno servire come filo per ricucire con vigore e maestosità tutti i rapporti spezzati o strappati. Solo affidandoci totalmente a Gesù i rapporti possono ritornare più forti di prima e tutti noi essere veri operatori di pace. Viva la pace.>>
Don Nicola PATTI assistente dell’A.C.R. rivolgendosi ai ragazzi li ringrazia con queste parole:<< Oggi abbiamo abitato e gustato un cuore, quello di Cristo. Grazie ragazzi, voi la pace l’avete dentro cercatela e tiratela fuori con la vostra creatività e i vostri sogni. Voi non potete essere educati come guerrieri perché siete operatori di pace, costruttori dell’amore e di un futuro più bello. Grazie.>>
Un saluto particolare è pervenuto dalla Responsabile Nazionale dell’A.C.R. Annamaria BONGIO che ha inviato un videomessaggio: <<Sia questo un momento per aprire i nostri cuori, per allargare il nostro sguardo e farci carico dei bisogni e dei desideri delle persone che ci stanno accanto, dei fratelli che stanno ai margini. Come un buon sarto sa ricucire con cura e pazienza una stoffa, anche noi siamo chiamati a ricucire le nostre relazioni che magari si sono strappate o sfilacciate anche a causa del distanziamento che abbiamo dovuto mantenere dagli altri durante questo periodo. Grazie per il contributo che state dando al progetto di pace “L’oasi della pietà” che vedrà in Egitto, nella citta del Cairo la costruzione di un orfanotrofio che si prenderà cura dei bambini che sono in condizioni di fragilità e che hanno bisogno che qualcuno si prenda cura di loro con amore. Grazie ragazzi perché voi oggi attraverso il vostro impegno ricordate a noi grandi come è importante essere donne e uomini, ragazzi e ragazze, bambini e bambine di pace. Grazie e buona festa.>>
Anche papa Francesco nell’Angelus di domenica 30 gennaio u.s. ha voluto esprimere un pensiero alla Festa della Pace dell’A.C.: << Con affetto – ha detto Francesco – saluto i ragazzi e le ragazze dell’Azione Cattolica della Diocesi di Roma! Sono qui in gruppo. Cari ragazzi, anche quest’anno, accompagnati dai genitori, dagli educatori e dai sacerdoti assistenti, siete venuti – un piccolo gruppo, per la pandemia – al termine della Carovana della Pace. Il vostro slogan è Ricuciamo la pace. Bello slogan! È importante! C’è tanto bisogno di “ricucire”, partendo dai nostri rapporti personali, fino alle relazioni tra gli Stati. Vi ringrazio! Andate avanti! E adesso liberate verso il cielo i vostri palloncini come segno di speranza… Ecco! È un segno di speranza che ci portano i ragazzi dell’Azione Cattolica oggi, questa “carovana per la pace”>>.
Mazara del Vallo, lì 02 Febbraio 2022
L’addetto stampa AC Diocesana
Alberto ALAGNA