Le beatitudini rappresentano l’identità del cristiano che gli permettono di ricevere e donare felicità. Esse sono state recitate da Gesù nel “Discorso della montagna” e sono riportate nel Vangelo di Matteo.
La prima beatitudine recita: “Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli”. Tramite questa frase, Gesù sta comunicando che per essere felici dobbiamo vivere la felicità nelle piccole cose e nei piccoli gesti, ma la mentalità della societtà moderna si distignue dal concetto di felicità definito da Gesù. Essa ci dice che la felicità si trova nelle cose materiali, ma non è così: infatti, un uomo ricco che possiede tutto, non sa quali emozioni si provano nel desiderare qualcosa e ottenerla con la fatica e il lavoro; un uomo povero, invece, che non possiede niente, prova continuamente quelle emozioni di gioia e felicità quando riceve qualcosa che ha desiderato arduamente.
L’AC propone quindi un modello di vita felice tramite i piccoli gesti indirizzati non alla gioia personale, ma anche a quella del prossimo, della comunità e del gruppo: questi piccoli gesti ci fanno sentire realizzati e veramente felici.
“Un laico di AC sarà chiamato in prima persona al difficile ma straordinario compito di annunciare Cristo, sempre ricordando che un cristiano può evangelizzare gli altri sono se egli stesso, in prima persona è evangelizzato” AC Missione possibile
Gabriella Pantano e Francesca Gennaro