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DIARI DI AC: Festa 150 anni di AC – dagli occhi di due accierrine

DIARI DI AC - WEB

Eravamo tutti alla stazione di Marsala ad aspettare il treno, c’era un pò di confusione ma a me non importava, ero pronta a trascorrere un giorno con tutta la diocesi di Mazara per festeggiare i 150 anni dell’ACR.
È stato un’esperienza bellissima, abbiamo giocato facendo riferimenti ai 150 anni e abbiamo anche cantato e ballato gli inni dei vari anni. È stato un modo per conoscere altre perosne, ma anche per conoscere meglio il ruolo che l’ACR ha avuto.
Abbiamo visto tante foto e documenti che raccontavano la sua storia e come abbia affrontato i momenti brutti e belli.
È stato come se noi avevamo vissuto ogni anno, perché l’ACR non è solo una sigla, ma una grande famiglia che ti aiuta a cresce.

Maria Sofia Lamia

Quando sono arrivata all’ACR ero molto timida… Ora sono cambiata come un bruco che diventa farfalla.
È buffo ma allo stesso tempo affascinante pensate che milioni di ragazzi sono diventati come me e hanno continuato, sono rimasti per il piacere di farlo, senza ricompense e così voglio fare anche io.
Dire “150” significa solo pronunciare tre cifre, ma viverli è una cosa diversa… l’ACR li ha vissuti, ma l’azione cattolica siamo noi e tutti quelli prima, non hanno mai mollato e il 15 Aprile 2018 eravamo tutti lì a festeggiare l’ACR, un’associazione, un pezzo di storia.
La mostra è stata fantastica.
Ora siamo milioni e milioni ma all’inizio erano solo in due Mario Fani e Giovanni AcquaderniCarla Galfano

 

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